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WASHINGTON

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Il "WASHINGTON"

Oggetto di una campagna di recupero del famosissimo "ARTIGLIO", il bastimento si trova a 85 metri di profondità ed è ridotto ad un guscio vuoto che sporge da un fondo di fango, in un'acqua sempre caratterizzata da una scarsissima visibilità. Proveniva dagli Stati Uniti quando venne centrato dal siluro di un sommergibile tedesco.
Era la sera del 3 maggio 1917.
Un convoglio alleato stava transitando vicino alla costa, approssimativamente davanti a Camogli, in Liguria, e si stava dirigendo verso La Spezia. Un siluro lanciato da un sottomarino tedesco colpì una delle navi più grandi. Si trattava del piroscafo di 8.000 tonnellate "Washington", arrivato dagli Stati Uniti con un carico di materiale destinato alle Ferrovie Italiane. Qualche giorno prima, la nave aveva tentato di entrare nel porto di Savona, ma per qualche ragione burocratica, o semplicemente perchè lo scalo non aveva attrezzature adeguate allo scarico di quanto veniva trasportato, fu fatta proseguire per Livorno con un convoglio di altri bastimenti.
Il "Washington" fu colpito dal siluro a prua, sulla dritta, e affondò rapidamente, dopo essersi girato con la prora puntata verso il vicino abitato di Nervi. Affondò sempre di prua, sollevando tutta la poppa fuori dall'acqua, con la grande elica che girava ancora, come avevano raccontato alcuni testimoni. Tutto l'equipaggio riuscì a mettersi in salvo sulle scialuppe con due delle tre mascotte di bordo: due cagnolini. La terza, un gatto, si spaventò e corse a nascondersi. Quando Io cercarono, non lo trovarono. L'animaletto rimase a bordo, e seguì la sorte della nave su cui viveva.